La rivista dedica un dossier speciale all’alleanza tra ARCA e Filiera Legno, ridefinendo il concetto di costruzione sostenibile attraverso il legno come linguaggio condiviso per un nuovo paradigma dell’abitare
Dossier Domus 1104 | Settembre 2025
E se il legno non fosse solo un materiale da costruzione, ma l’infrastruttura culturale su cui ripensare l’intero futuro dell’abitare? Questa è la provocazione al centro del dossier “Innovazione Naturale” che Domus dedica nel numero di settembre 2025 all’alleanza rivoluzionaria tra ARCA e Filiera Legno.
Il focus è su un fenomeno che sta trasformando lo scenario italiano: un ecosistema di 800 imprese che genera 6 miliardi di euro di fatturato, impiega 23.500 persone e sta riscrivendo la grammatica della sostenibilità costruttiva.
Il riconoscimento internazionale di una rivoluzione silenziosa
Attraverso le pagine del dossier curato da Massimo Valz-Gris e Valentina Margini, emerge il ritratto di una trasformazione culturale profonda: sostenibilità e bellezza cessano di essere antagoniste.
Questa alleanza non promuove semplicemente una tecnologia, ma sta scrivendo una nuova grammatica dell’architettura. Dalle Alpi Bellunesi di Rubner Haus al tecnopolo di Reggio Emilia nelle ex Officine Reggiane, dalle residenze di X-Lam Dolomiti a Trento fino al padiglione UK di Expo 2020 Dubai, Domus documenta un’Italia che costruisce il futuro con intelligenza materica.
Dalla necessità alla visione: la cultura ARCA
La genesi di ARCA risale al post-sisma abruzzese del 2009, quando “tutto prese vita sulla scia della necessità di trovare soluzioni di edilizia sismica di rapida costruzione”, racconta Mauro Carlino, Comitato Tecnico e Docente di Arca Academy. Da quel momento in poi, il sistema di certificazione si trasforma e si evolve in un sistema di qualità in grado di certificare i progetti in legno.
La certificazione, spiega la rivista, restituisce al legno la sua complessità: “materia viva da governare con rigore tecnico, ma anche con una visione culturale” che lo trasforma in linguaggio condiviso tra chi costruisce e chi abita.
Un ecosistema produttivo che crea connessione
Il dossier dedica particolare attenzione alla Federazione Italiana delle Industrie della Filiera del Legno e alla sua capacità di connettere l’intero universo produttivo del settore. Marco Luchetti, Responsabile Tecnico di Filiera Legno, sintetizza per Domus la filosofia dell’iniziativa: “La vera forza risiede nella capacità di connettere. Le attività contribuiscono a diffondere un sapere operativo, immediatamente traducibile in progetto.”
I numeri parlano chiaro: il settore delle costruzioni di legno ha raggiunto nel 2024 un valore di produzione di 2,3 miliardi di euro, con una crescita che coinvolge progressivamente centro e sud Italia. La modularità delle costruzioni lignee, osserva Domus, garantisce “velocità di esecuzione e scalabilità esponenziale”.
Il tour nazionale: un laboratorio culturale
Il tour nazionale 2025 di Convegni di Arca e Filiera Legno, organizzato da UsUp – realtà specializzata da oltre vent’anni nel marketing e nella gestione di eventi del comparto architettura, edilizia e design – si rivela essere, quindi, non solo un’iniziativa formativa ma vero laboratorio culturale. Gli incontri alternano teoria e pratica, dall’analisi del ciclo di vita alla responsabilità sociale dell’abitare, dimostrando che “il legno non produce solo edifici, ma cultura.”
“Forse per la prima volta, ogni attore della filiera trova in un solo momento tutti gli interlocutori di cui ha bisogno“, evidenzia Carlino. Un fenomeno che Domus riconosce come sintomo di una trasformazione più profonda del settore.
Verso le Indicazioni Geografiche Protette: una svolta storica
Il dossier anticipa una rivoluzione normativa: dal 1° dicembre 2025, l’estensione delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) ai prodotti industriali e artigianali rappresenterà, secondo Domus, “una svolta per la valorizzazione del patrimonio produttivo italiano”. Non solo sigilli di qualità, ma strumenti di affermazione identitaria territoriale.
La visione di Domus: architettura come atto politico
Il dossier si conclude con una riflessione che va oltre la tecnica: guidata da Habitech – distretto per l’edilizia sostenibile e società benefit BCorp – l’iniziativa dimostra che “ogni progetto è anche un atto politico e culturale”. Un gesto capace di produrre qualità, coesione e resilienza.
Domus riconosce nel legno “l’emblema di un diverso rapporto con tempo, natura e tecnica”, una scelta che impone qualità e precisione ma anche “ascolto e cura”. La valorizzazione del legno nel settore edile non è solo una scelta tecnica, ma “una risposta concreta alle sfide ambientali contemporanee, capace di promuovere una nuova economia circolare”.
In quest’ottica l’alleanza ARCA e Filiera Legno è protagonista di una trasformazione che supera i confini tecnici per diventare manifesto culturale: costruire bene, costruire insieme, costruire con intelligenza, responsabilità e bellezza.
👉 L’inserto completo è disponibile su Domus n. 1104 – Settembre 2025.